Remo Anzovino per Lelio Luttazzi
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Remo Anzovino proporrà un’antologia delle sue composizioni più suggestive, nell’atmosfera intima e raccolta che la sola voce del suo piano sa evocare, con un personale omaggio al genio di Lelio Luttazzi.
Nato a Pordenone nel 1976, considerato uno dei più originali e innovativi compositori in circolazione, avvocato penalista, Remo Anzovino si è imposto tra le nuove rivelazioni della musica strumentale italiana con quattro album: Dispari (2006), Tabù (2008), Igloo (2010) e Viaggiatore Immobile (2012), prodotto da Taketo Gohara e al quale Oliviero Toscani, suo ammiratore, ha regalato la copertina. Tutti gli album hanno raggiunto la posizione numero uno della classifica jazz di iTunes.
Viaggiatore immobile, considerato un capolavoro di immaginazione e comunicazione, è impreziosito dalla partecipazione delle prime parti dell’Orchestra della Scala di Milano e alcuni tra i più importanti musicisti della scena d’avanguardia e jazz italiana, e contiene la celebre 9 ottobre 1963 (Suite for Vajont), composizione per pianoforte e coro virile nel 50° anniversario della strage del Vajont. Per la suite ha ricevuto il Premio Anima Roma sezione Musica consegnatogli il 7 ottobre 2013 in Campidoglio sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, “per il contributo significativo dato al senso dell’etica e della responsabilità nel nostro Paese”.
Vincitore di numerosi premi e riconoscimenti, nel 2007 Anzovino viene invitato dall’Ente dello Spettacolo a tenere un concerto alla Mostra del Cinema di Venezia, dove propone uno spettacolo nel quale, utilizzando sequenze di grandi capolavori del muto, il rapporto tra cinema e musica è per la prima volta capovolto: non più la musica come colonna sonora delle immagini in movimento, ma il cinema come scenografia e colonna visiva della musica.
Celebrato dalla critica e amato dal pubblico, vanta, numerose collaborazioni di grande trasversalità: da Franz Di Cioccio (PFM) e Simone Cristicchi a Gino Paoli; da Enzo Pietropaoli a Gabriele Mirabassi a Francesco Bearzatti; da Vincenzo Vasi a Dj Aladin, Dargen D’Amico e Roberto Dellera (Afterhours) all’opening track del disco tributo in italiano a Cesaria Evora.