Da oggi in vendita su iTunes e da venerdì 22 novembre in rotazione radiofonica l’inedito “NO SMILE (BUSTER KEATON)”, il primo singolo del pianista e compositore REMO ANZOVINO che anticipa l’uscita del nuovo disco “Vivo”, prodotto da Taketo Gohara.
“Vivo”, disponibile dal 2 dicembre, è stato registrato all’Auditorium Parco della Musica di Roma lo scorso aprile assieme alla band che l’ha accompagnato in tournee nei principali teatri italiani (Vincenzo Vasi al theremin, glockenspiel, basso, campionatore e voce, Alberto Milani alle chitarre elettriche e Marco Anzovino alle percussioni e chitarre acustiche) e contiene 14 tra i migliori pezzi del completo repertorio di Anzovino e due inediti: “Afrodite” e “No Smile (Buster Keaton)”.
“No Smile (Buster Keaton)”, brano prescelto per il lancio del primo disco live di Anzovino, è una marcetta semplicemente irresistibile che in soli due minuti e mezzo riesce a fondere sapientemente la melodia e il ritmo del passato con i suoni del futuro, per farci sognare di essere per due minuti e mezzo anche noi protagonisti, a nostra insaputa, del film che ci troviamo a vivere. La musica di Anzovino si trasforma, come un personale marchio di fabbrica, in macchina da presa e cattura tutta l’ironia che manca al vivere frenetico. Parte dal volto dell’attore americano, per parlare di altro, di noi, spaesati nel quotidiano, e lo fa con la leggerezza dei grandi, arrivando al cuore di ognuno di noi.
Il titolo non è casuale, come gli equivoci: “No smile (Buster Keaton)”. Keaton, infatti, per contratto con la Metro Goldwin Mayer (MGM) doveva far ridere senza poter mai sorridere. Chi, come nel contratto per Keaton e non per un film, ma nella propria vita non si è ancora accorto che c’è anche questa clausola? E mentre Keaton, impassibile, firmava il suo contratto, l’altro grande genio del cinema comico Charlie Chaplin componeva la sua canzone capolavoro: “Smile”, appunto.
“No Smile (Buster Keaton)” è l’autentica dichiarazione d’amore di Remo Anzovino per l’attore e regista statunitense, una delle icone mondiali del cinema del ventesimo secolo. Non si tratta solo di passione e amore per il cinema, ma soprattutto di ritmo e fantasia, perché l’artista pordenonese elegge Keaton a suo eroe, come fosse un fumetto e la sua maschera a simbolo dei tempi moderni.
“Dalla celluloide bianco e nero ho cercato di far rivivere il volto imperturbabile del grande comico americano – dichiara il pianista e compositore pordenonese – e attraverso la melodia che ho scritto ho cercato di rivelare l’espressione più attuale di ognuno di noi, oggi, cento anni dopo.
E, come nelle comiche di Keaton, l’equivoco o l’imprevisto nella nostra vita, e non solo nei suoi film, – aggiunge Anzovino – sono spesso creati dal ruolo che ci tocca recitare, che ci rende inadeguati a situazioni con le quali non sappiamo misurarci. Ma il bello è non far niente per combattere l’equivoco o l’imprevisto, il segreto è invece assecondarlo, accettarlo, trovarlo del tutto naturale. Ecco allora la nostra faccia imperturbabile, come quella di Buster Keaton, mentre, come lui, scivolando, ruzzoliamo lungo una scala ripida, o lungo gli imprevisti della vita, e alzandoci in piedi, impassibili e – si spera – illesi, guardiamo chi ci è intorno. Im-pas-si-bi-li.
Come a dire: Non c’è niente da ridere. Ma si ride. Davvero e Comunque”.